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Zenzero candito. Le armi del goloso contro i mali di stagione

Frequentare quotidianamente le biblioteche universitarie significa imparare molte cose. Si può scoprire, per esempio, che quando piove forte contro le finestre, l’acqua entra copiosa e non resta che tappare i buchi con palline di carta e mettere i bicchierini del caffè sotto gli zampilli più impertinenti. Si può anche venire a conoscenza di quella legge del caso secondo la quale se, ben nascosti dietro l’ultimo scaffale, sfilatesi le scarpe e incrociati i piedi sulla sedia accanto, ci si dedica alla sottile arte del pettegolezzo con lessico forbito ancorché punteggiato di espressioni colorite, si materializzerà subitaneamente il vostro relatore, che con la solita flemma vi farà notare la solerzia con cui vi applicate al vostro lavoro.

Alcune delle cose che si imparano possono addirittura risultare utili alla propria ricerca. Ma non è questo il genere di nozioni che interessano in un blog di cucina. Quello di cui volevo parlare è lo zenzero.

Un annetto fa mi trovavo al solito tavolo (si impara anche a essere abitudinari), preda del primo raffreddore dell’anno. Accanto al computer erano allineati una boccetta di propoli, uno spray per la gola all’echinacea, alcuni pacchetti di fazzoletti e altre diavolerie che non ricordo. Proprio in quell’occasione un collega dottorando mi rivelò che lo zenzero candito è un toccasana per la gola: per le infiammazioni, per quando si fuma troppo, per quando si parla a lungo, magari in pubblico e ad alta voce. Io rientro in tutte e tre le categorie, talvolta quasi contemporaneamente. (Se volete, qui trovate un’articolo sulle proprietà dello zenzero)

E allora eccovi la ricetta per candire lo zenzero. In alternativa potete comprarlo già pronto, ma ricordate di portare con voi il libretto degli assegni al momento dell’acquisto.

zenzero_05Pelate lo zenzero con il pelapatate e tagliatelo a fette di circa 2 mm di spessore. Mettetelo in acqua fredda, portate a bollore e lasciate sobbollire per 25-30 minuti. Scolatelo e rimettetelo in poca acqua (deve appena bastare a coprire lo zenzero, non di più), aggiungete una quantità di zucchero che sia pari in peso rispetto allo zenzero. Volendo aggiungete un cucchiaio di miele. Lasciatelo sobbollire, girando dolcemente ogni tanto, finché non diventa più scuro e traslucido – ci vogliono altri 25 – 35 minuti più o meno – e scolatelo di nuovo, tenendo da parte lo sciroppo. Mettetelo ad asciugare su una retina o su una superficie che lasci colare via il liquido in esubero. Se siete particolarmente golosi potete aggiungere ancora una spolverata di zucchero.

Zenzero candito_24_01

L’acqua della seconda cottura è uno sciroppo buonissimo. Se fosse troppo denso, aggiungete poca acqua e fate bollire un minuto. Da solo è decisamente troppo dolce, ma provate ad aggiungerlo allo yogurt o alla frutta cotta e vedrete! Se volete sentirvi pasticceri, cimentatevi con le gelatine

7 commenti su “Zenzero candito. Le armi del goloso contro i mali di stagione

  1. […] caramelle gelée allo zenzero sono uno spin-off delizioso della ricetta dello zenzero candito. D’altro canto dopo aver candito lo zenzero rimane un certo quantitativo di sciroppo. Se non […]

  2. dove posso comprare lo zenzero candito? grazie

    • Lo trovi in qualche supermercato, ma sempre a carissimo prezzo. Fai più in fretta comprare lo zenzero fresco e seguire la ricetta. Se non altro vai dai 20 e più euro/chilo a 8-9 €, ed è sicuramente più buono!

  3. Questa ricetta mi sembra strepitosa e mi accingo a metterla in opera… mi chiedevo se fosse possibile sostituire lo zucchero con miele…

    • Francamente non lo so! Bisognerebbe chiedere a un pasticciere o a un cuoco professionale, perché temo che cambierebbe qualcosa a livello chimico. Forse anche il gusto del miele potrebbe diventare troppo presente, chissà? Altrimenti prova a farlo a casa con il miele e poi ci racconti se ha funzionato…

  4. Io lavoro in conad lo zenzero zuccherato lo pago 9.80 al kg

    • forse perché Conad – se non erro – da qualche anno è stato comprato da Leclerc? Questo spiegherebbe perché alcuni prodotti non prettamente di consumo “classico” italiano (tipo zenzero candito) adesso arrivano al Conad attraverso la grande distribuzione Leclerc.

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