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La sposa turca. Croce e delizia della tradizione

In questo caso devo farmi forza affinché l’amore per il film non prenda il sopravvento sulla scena di cucina che trovate al link qui sotto. Mi sforzerò di ricordare che questo è un blog di cucina…

La sposa turca di Fatih Akin è forse il film più bello e significativo che la Germania ci abbia regalato negli ultimi 10-15 anni. Un film che tiene lo spettatore con il fiato sospeso e che non cade mai nella morale facile, che non abbellisce né cerca facili scuse. Un film nudo e crudo sul tema dell’amore e dell’immigrazione, vissuto da due giovani turchi tedeschi. Hanno combattuto e sofferto per lasciarsi alle spalle le tradizioni delle famiglie; lui scappato da un paesino sperduto in Turchia e ora con la vita sballata e senza futuro nella periferia di Hamburg; lei nata e cresciuta in Germania e perennemente in lite con i propri genitori conservatori. Piccola nota: in tedesco il titolo del film è Gegen die Wand, cosa che significa “contro il muro”, ed è proprio contro un muro che il protagonista si lancia con la sua macchina alla fine della prima scena, ormai deciso a farla finita. Peccato che in Italia si abbia dato un titolo così insignificante e noioso alla pellicola.

In tutto il film la protagonista Sibel combatte contro una montagna di usanze restrittive turche, si ribella a ogni imposizione, non ama nemmeno i suoi coetanei che di fronte alle famiglie fingono di portare avanti le tradizioni mentre in verità seguono semplicemente la strada più comoda e attuano scelte basate sulla convenienza. Lei invece capovolge le regole e quando i suoi vorrebbero darla in sposa a un uomo opportunamente scelto dal papà, lei si cerca un uomo da sposare per non finire legata, contro la sua volontà, ad un tradizionalista maschilista.

C’è un solo momento in tutto il film in cui Sibel decide di seguire la tradizione turca: lo fa quando decide di convincere il suo marito “di facciata”, Cahit, che non ha commesso un errore sposandola, che nonostante tutto lei gli è riconoscente di averla salvata dall’infelicità.

La ricetta che Sibel cucina a Cahit si chiama in turco biber dolmasl (peperoni ripieni). Lei fa la spesa e prepara tutto con la massima cura sotto gli sguardi increduli di Cahit, che non è abituato a essere coccolato. Così non stupisce che proprio grazie a questo unico momento di abbandono alla tradizione loro due si lascino andare sempre di più, fino a passare una serata di intensissima intimità mai raggiunta prima.

Come va a finire non ve lo svelo. Varrebbe la pena guardarsi il film per intero! Per ora buon biber dolmasl a voi!

Informazioni su georg maag

scrittore per l'infanzia, traduttore, lettore di tedesco per lettere&filosofia all'Università di Torino; hobby: cucina, fotografia, golf

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